Sociale

FIACCOLATA PER GIULIA

giovedì 23 novembre 2023 Antonella Montanari

Un fiume di 5000 persone è partito ieri sera da Campo Marzo per giungere in piazza dei Signori, per partecipare alla fiaccolata in memoria di Giulia Cecchettin, la giovane 22enne morta per mano dell' ex fidanzato Filippo Turetta. Anche radio Vicenza ha voluto esserci per testimoniare la propria vicinanza, la propria solidarietà e per dire basta a ogni forma di violenza sulle donne. La fiaccolata è stata promossa dal Comune di Vicenza, dall'associazione Donna chiama donna, già eletta associazione dell'anno e che gestisce il centro antiviolenza comunale, e l'associazione italiana Donne medico. Erano presenti anche altre associazioni come Moica, donne attive in famiglia e società, cosi come rappresentanti delle istituzioni, primi cittadini, oltre naturalmente al sindaco Giacomo Possamai.

L' associazione "Donna chiama donna" ha fatto il punto della situazione dando i numeri degli interventi del centro, che insieme a quelli fatti come associazione allo sportello si arriva a oltre 350 ed è soltanto la punta dell'iceberg, perché le donne hanno difficoltà a rivolgersi al centro antiviolenza, per varie ragioni, ma la più importante è sicuramente il problema che non sempre, una volta fatta la denuncia, le cose vanno avanti per bene, nel senso che ci sono vari intoppi nella magistratura, nelle forze dell'ordine. La dottoressa Luciana Bragagnolo, dell'associazione italiana Donne medico è soddisfatta che finalmente si è smossa una grande quantità di persone, soprattutto giovani, forse per il contesto sociale, forse per la vicinanza geografica o per la giovane età della vittima e del suo assassino.

L' assessore alle politiche giovanili Leonardo Nicolai denuncia la cultura patriarcale che tuttora esiste perché si è adattata ai tempi e ai luoghi : "È insito nella nostra società che l'uomo debba essere migliore della donna per cui è bellissima la risposta delle persone in piazza oggi, nonostante la tragicità del raccoglimento, perché si vede che c'è voglia di un forte cambiamento. L'applauso è stato molto bello perché nel silenzio istituzionale c'era la necessità di fare rumore". E poi Nicolai ha voluto spoliticizzare un fatto così tragico e importante, che è arrivato addirittura a focalizzare l'attenzione sulla sorella Di Giulia, Elena Cecchettin, parlando di satanismo e di chiedere che sia indagata, dopo aver spulciato i social della ragazza, delegittimandola e distraendo così l'attenzione da colui che attualmente è realmente indagato per il barbaro assassinio di Giulia, Filippo Turetta, che invece rispetto a Elena, appare un bravo ragazzo, senza piercing o abbigliamenti stravaganti. Turetta è l'unico che si vede dai filmati dello stabilimento "Dior", di Fossò, malmenare, accoltellare e caricare il corpo esanime della giovane sull'auto e darsi alla macchia, lui che minacciava il suicidio.. Infine conclude l'assessore Nicolai: "Bisogna investire di più economicamente perché si tratta di un'emergenza diffusa".

Questa provincia veneta oggi è incredula e si interroga se questi fatti non raccontino una società che anche attraverso i social non istighi a primeggiare ad ogni costo e fomenti così la competizione tra i sessi, dal momento che l'uomo si sente detronizzato.

L'unica cosa certa che rimane è che questo non è amore!

E oggi vediamo due donne lontane politicamente come Elly Schlein e Giorgia Meloni, che sono unite però di fronte una questione cosi importante.

News ID 2020

Questo sito web utilizza i cookies per migliorare l'esperienza dell'utente. L'utente è consapevole del fatto che, se naviga sul nostro sito web, implicitamente accetta l'utilizzo dei cookies.

Informativa estesa -